Cura e consigli per piante in idrocoltura

Informazioni sulla coltivazione idroponica


Le piante idroponiche sono coltivate appositamente in modo che le loro radici possano stare nell’acqua. In questo modo, importanti nutrienti possono essere assorbiti dalla pianta in modo relativamente semplice e preciso. Il substrato adatto per le piante idroponiche è l’argilla espansa. Questo substrato arioso consente alle radici di assorbire ossigeno sufficiente dall’aria. Con l’aiuto di un indicatore del livello dell’acqua è possibile leggere la quantità di acqua necessaria alla pianta.

I vantaggi dell'idrocoltura

Più resistenza

Ti dovrai preoccupare meno di pesti, malattie e marciume radicale. Le piante in idrocoltura sono più resistenti, perchè il terriccio in argilla non ammufisce e non prolifica batteri, eliminando la principale causa della morte delle piante.

Più leggerezza

Altro vantaggio del substrato in argilla è l'estrema leggerezza. Inoltre l'idrocoltura necessita di vasi più piccoli vista la minore espansione radicale e dato che i nutrimenti sono direttamenti sciolti nell’acqua.

Meno manutenzione

Anche se andrai in vacanza, le tue piante non soffriranno la siccità. Infatti, seguendo l'indicatore di livello dell'acqua, le tue piante rimarrano umide anche per 3 o 4 settimane!

Più scelta

Per allestimenti e composizioni, potrai scegliere le piante da usare con meno limiti! Dovrai solo tenere conto dei fabbisogni d’illuminazione, che dovranno essere simili per ogni pianta.

Come allestire la fioriera

Se il vaso che hai è più grande della nuova pianta che intendi piantarci dentro, avrai bisogno di un inserto impermeabile per l’inserimento dei vasi.
La sua funzione è di trattenere l’acqua al vaso e non farla stagnare sul fondo della fiorera.

Procedi come segue per comporre il vaso:

1. Taglia l’inserto in plastica, in modo che non sporga dal bordo quando appoggiato all’argilla. Dovrà essere leggermente più basso del vaso di coltura.

2. Riempi la fioriera con una base di argilla espansa.

3. Posiziona l’inserto in plastica al cui interno andrà la pianta con il suo vaso di coltura e l’indicatore dell’acqua nell'apposito scomparto.

4. Completa il riempimento dei laterali con l’argilla espansa.

5. opzionale Copri l’argilla con la ghiaia decorativa.

 

Cura in pillole

Innaffiatura

Segui semplicemente l’indicatore del livello dell’acqua di cui è dotata. Versa acqua a temperatura ambiente sull’argilla fno a che l’asticella raggiunge la tacca intermedia o OPT (livello ottimale).
Aggiungi nuovamente dell’acqua qualche giorno dopo che l’indicatore è sceso al di sotto della tacca inferiore, ciò permettendo la giusta ossigenazione delle radici ed evitando la formazione di acqua stagnante.
La frequenza di bagnatura - che può variare da 1 settimana ad anche oltre 3 - dipende dalla capacità idrica del vaso e dalla specie di pianta ovvero anche dalle condizioni climatiche e di evaporazione dell’acqua. Il livello massimo (corrispondente alla tacca superiore)
Ti servirà solo in previsione di una tua assenza prolungata: la pianta avrà così acqua a suffcienza per un tempo sorprendentemente lungo.

Illuminazione

Come tutte le piante, anche le piante in idrocoltura necessitano di luce, pur adattandosi bene anche ad ambienti ombrosi.
Non gradiscono, invece, i raggi diretti del sole.
Non male ruotarle di 90° una volta al mese, per un’esposizione più omogenea.

Nutrimento

Senz’altro quello specifco per l’idrocoltura, da somministrare a seconda del prodotto scelto. Il concime a rilascio lento e prolungato è molto pratico.
Un cucchiaio da caffè direttamente nel vaso è suffciente per 4/6 mesi.

Temperature

Ideali tra i 18-25 °C e mai inferiori a 15 °C, evitando correnti d’aria e sbalzi di temperatura. Molte piante da interno sono di origine tropicale e le loro radici reagiscono sensibilmente alla sottrazione di calore.

Ambienti ottimali

Gli ambienti migliori per le piante in idrocoltura hanno una corretta esposizione alla luce naturale, con una temperatura costante, termoregolata e con un’aria non troppo secca.

Da evitare

Sono da evitare luoghi sporchi e polverosi, come cantieri o fabbriche, così come posti in cui la pianta è soggetta a sbalzi di temperatura, ad esempio porte scorrevoli di un luogo molto frequentato. Da non fare assolutamente è estrarre la pianta dal vaso di coltura; questo traumatizzerebbe le radici.

Domande frequenti